Il Succo di bergamotto,
quando berlo
Parlando del
Bergamotto, la storia ci riporta alla definizione del
nome in relazione alle prime tracce scritte di questo
agrume. A tal proposito vengono menzionati Colombo e la
scoperta dell’America quasi fosse un pomodoro o
ficodindia, ma le piante presenti nel mondo sono partite
dalla Calabria.
E’ più probabile che la pianta sia autoctona della
Calabria stessa, perché già nel XIV sec. risultano
tracce di un agrume esclusivo del Sud della Calabria il
«Limon Pusillus Calaber».
Sempre in tema di ipotesi, quasi non
si volesse attribuire alcuna origine alla Calabria, il
nome Bergamotto, dal turco Bergamundi, cioè “pero del
Signore”, nome comune della pianta classificata “Citrus
Bergamia Risso”.
Il bergamotto
ha nella provincia jonica di Reggio Calabria il suo
migliore habitat e microclima che lo rendono esclusivo e
che non riesce a trovare in nessun’altra parte del
mondo. Alcune coltivazioni sono presenti
in
Brasile, Argentina e Costa d’Avorio, in Italia, piccole
produzioni sono presenti in Sicilia e Puglia ma la
qualità ottenuta non è comparabile, in alcun modo, a
quella del bergamotto calabrese.
Dal punto di vista climatico, l’habitat e il microclima
dell’intera area di produzione del bergamotto viene
classificato, nelle mappe climatiche, come un’area
«tropicale temperata umida» caratterizzata da:
·
Venti medio-forti che soffiano quasi tutto l’anno
Estati calde senza pioggia
Primavera (inizio), autunno (fine) molto piovosi
Inverni con temperature giornaliere quasi sempre
superiori ai 10°C
300 giorni di sole in media all’anno
Terreno argilloso-calcareo e alluvionale
Il frutto del
bergamotto è grande quanto un’arancia media, ha la
buccia sottile, liscia o rugosa, che va dal verde al
giallo con il progredire della maturazione.
Nel settore alimentare e dolciario il
bergamotto costituisce l’aromatizzante per caramelle,
canditi, torroni, gelati, liquori, the e bibite.
Il succo di
bergamotto dopo anni, merito delle possibilità di
ricerca moderna, ripercorre la stessa via dell’essenza,
suggerita in campo medico e farmaceutico da un secolo,
per il suo potere antisettico ed antibatterico, pura in
alcuni casi e in simbiosi ad altri componenti
viene usata in chirurgia,
ginecologia, odontoiatria e dermatologia.
Aspetti curativi
del succo di bergamotto, quando berlo.
Il succo di
bergamotto è ricco di vitamine. Contiene vitamina A,
vitamina C e vitamine del gruppo B ed è una fonte
importante di flavonoidi. Gli studi condotti da numerose
Università nel mondo hanno messo in evidenza le
proprietà e i benefici del succo di bergamotto. Le
evidenze degli studi sono che l’assunzione nel periodo
di 24/48 giorni ha portato a una riduzione del 21% del
rischio cardiovascolare.
Nello
specifico il succo di bergamotto quando berlo? L’impiego è
indicato nella prevenzione della patologia
cardiovascolare. Le indicazioni principali del succo di
bergamotto sono nel ridurre il colesterolo, ma anche
trigliceridi e glicemia, alcuni studi più recenti hanno
anche evidenziato possibilità antitumorali.
Tratto dalla ricerca pubblicata su:
Cuore e Vasi Anno XXXV n.2 - giugno
2013
Il succo di
bergamotto presenta un'alta concentrazione di flavonoidi
che possiedono proprietà antiossidanti,
antiinfiammatorie e vasoprotettive, nonché
ipolipemizzanti ed ipoglicemizzanti. In particolare,
alcuni di essi agirebbero sulla sintesi intraepatica dei
trigliceridi, inibendola, e sulla risposta
intracellulare all'insulina, migliorandone il segnale.
Molta attenzione si è posta all'utilizzo del bergamotto
come nutraceutico da impiegare nel trattamento dell'ipercolesterolemia
lieve ed in caso di intolleranza alle statine, così come
in associati stati di disglicemia. Per quanto riguarda
gli effetti sull'assetto lipidico, i derivati di due
flavonoidi contenuti nel succo di bergamotto, esperetina
e naringenina, possedendo una struttura simile al
substrato dell'enzima HMG-CoA reduttasi epatica, lo
inibiscono comportandosi come delle statine; anche il
derivato glicosidico della naringenina, la naringina,
inibisce tale enzima. Ne deriva che il succo di
bergamotto riduce i livelli di colesterolo totale.
Inoltre, studi in vitro suggeriscono che
la
naringenina e l'esperetina riducono l'attività
dell'enzima acil CoA: colesterolo aciltransferasi
(ACAT), inibendo l'assemblamento delle lipoproteine.
Si hanno pure effetti sui
trigliceridi sierici in quanto la esperetina riduce
l'attività di un enzima chiave nella sintesi epatica dei
trigliceridi, la fosfatidico fosfoidrolasi (PAP).
Un'altra
proprietà
da tenere in considerazione del succo di bergamotto
è la sua attività
ipoglicemizzante. In particolare,
la naringenina, come altri polifenoli, incrementa
l'attività dell'AMP chinasi (AMPK) e l' uptake di
glucosio nel muscolo e a livello epatico, il che si
traduce
in un miglioramento della sensibilità
all'insulina e della tolleranza glicidica. Per quanto
riguarda l'azione sull'endotelio, i flavonoidi contenuti
nel bergamotto, incrementando l'attività
di alcuni enzimi ad azione antiossidante, limitano la
produzione di radicali liberi
dell'ossigeno nella parete vasale e insieme ad una ben
nota proprietà antiinfiammatoria, migliorano la
produzione endoteliale di ossido nitrico."
Vediamo cosa possiamo trarre sotto
l’aspetto nutraceutico, senza intervenire con prodotti
sintesi di chimica.
Composizione di succo di bergamotto
ottenuto
con spremiagrumi
|
min
|
max
|
Media
|
Neoeriocitrina (mg/L)
|
67
|
135
|
114
|
Naringina (mg/L)
|
71
|
118
|
97,2
|
Neoesperidina
|
45
|
85
|
66,0
|
Composizione di succo di
bergamotto ottenuto con torchio
|
min
|
Max
|
media
|
Neoeriocitrina (mg/L)
|
245
|
607
|
452
|
Naringina (mg/L)
|
258
|
527
|
394
|
Neoesperidina
|
192
|
386
|
279
|
In assenza di
frutti freschi per le spremute, l'unica vera
alternativa è il
Bergasterol,
succo naturale di solo bergamotto. Si
realizza in combinazione con l'albedo
dell'agrume, naturale senza solfiti,
conservanti ecc.. Si ottengono tutti i
livelli massimi della tabella precedente.
Il succo di
Bergamotto contiene concentrazioni
elevate
(circa 100 mg / L) di
6,8-bis apigenina
C-glucoside (vicenina-2) e
diosmetina (4'- metil
lucenina-2). Modesta quantità di vicenina-2 e di
4'-metillucenina-2 sono rispettivamente presenti nel
mandarino e nel limone.
I Polifenoli alimentari, in
particolare i flavonoidi, possono aiutare a combattere
l'aterosclerosi grazie alle loro proprietà
antiossidanti, anti-infiammatorie ed pocolesterolemizzanti.
Nella famiglia dei Citrus, i frutti
del Bergamotto mostrano il più alto contenuto di
flavonoidi, tra questi è da segnalare che Brutieridina e
Melitidina hanno potenziali proprietà statin-like
in
quanto nella loro struttura presentano il 3-
idrossi-3-metil glutaril. Dal momento che tale porzione
della struttura della Brutieridina e della Melitidina è
presente anche nella struttura delle statine, si è
ipotizzato all’origine degli studi, che anche questi
nuovi composti potessero inibire l’attività dell’HMG-CoA
reduttasi, l’enzima che catalizza la tappa limitante
dell'intera via biosintetica del colesterolo,
analogamente a quanto avviene per azione delle statine.
Oggi il succo di bergamotto è indicato in ambiente
erboristico e farmaceutico.
Vedi il video AICAL sul Succo di bergamotto
Indichiamo ancora alcune fonti
scientifiche:
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1756464615005022
http://www.sciencedirect.com/science/journal/17564646/20/supp/
Ulteriore
studio per le proprietà antitumorali:
http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0061484
Ulteriori indicazioni di
aspetto scientifico sul sito
CitrusBergamia.com
