Morbo di Alzheimer – Le ricerche sui flavonoidi e polifenoli del bergamotto

Morbo di Alzheimer – Le ricerche sui flavonoidi e polifenoli del bergamotto

21 Febbraio 2024 Off Di admin

Il Morbo di Alzheimer, aspetti protettivi dal bergamotto.

Ci ritroviamo a parlare di bergamotto con le nuove risultanze delle ricerche sui flavonoidi e polifenoli dell’agrume calabrese, grazie al nuovo studio pubblicato nella rivista PLANTS. In questo caso i ricercatori hanno esaminato i composti bioattivi e il contenuto della polvere di bergamotto, la fibra essiccata.

i composti bioattivi e il contenuto proteico

I ricercatori del presente studio hanno esaminato i composti bioattivi e il contenuto proteico della polvere di fibra di bergamotto e ne hanno valutato le proprietà antiossidanti e l’effetto dipendente dalla concentrazione in un modello neurodegenerativo in vitro.

Le tecniche cromatografiche hanno inoltre rivelato la presenza di melitidina, brutieridina, neoeriocitrina, naringina, neoesperidina e altri polifenoli che hanno mostrato effetti protettivi nei confronti della patologia neurodegenerativa correlata al morbo di Alzheimer.

La AICAL e la Bergastatina

fibra di bergamotto

Nel 2017 noi della AICAL abbiamo elaborato un processo di produzione analizzato dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria ottenendo risultanze similari e con la presenza di melitidina, brutieridina, neoeriocitrina, naringina, neoesperidina. Il prodotto soggetto dello studio viene commercializzato col marchio Bergastatina.

La valutazione dell’estratto secco di bergamotto

Oltre le classiche indicazioni proprie del bergamotto contro il colesterolo, la polvere di fibra di bergamotto conteneva flavonoidi e polifenoli con proprietà antiossidanti. L’estratto secco in polvere di bergamotto ha mostrato effetti neuroprotettivi ed effetti protettivi nei confronti della patologia neurodegenerativa correlata al morbo di Alzheimer.